Appuntamento sulla collina Spoletina di Bazzano Inferiore venerdì 21 marzo alle ore 17.00 in via della Semina, 10. E’ proprio in questo suggestivo scenario che ci sarà il taglio del nastro che inaugurerà l’opera del Telefono del Vento, progetto di ispirazione giapponese fortemente voluta da Stefano Andreini, Presidente della Fondazione Amen con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.
Vincitore del bando promosso lo scorso anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio presieduta da Dario Pompili, la Fondazione Amen decide di puntare su un progetto di straordinaria visione che concilia turismo dell’esperienza, memoria personale ed introspezione emotiva. il Telefono del vento, immerso in un paesaggio capace di evocare quiete e riflessione, diventa così un luogo di incontro tra il visibile e l’invisibile, tra chi resta e chi è andato via. L’idea alla base di questa istallazione non è solo quella di offrire un simbolico canale di comunicazione con i propri cari scomparsi, ma anche di creare uno spazio di raccoglimento in cui il visitatore possa dare voce ai propri pensieri più intimi. Il valore terapeutico di un simile progetto risiede nella possibilità di esprimere ciò che speso rimane inespresso, lasciando che il vento porti via parole, ricordi e forse un po’ di dolore.
Il Telefono del vento sarà il primo nella Regione Umbra, ma il quinto in Italia, già presente in Toscana, Piemonte, Veneto, Lombardia.
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