A Palazzo Collicola arrivano le mostre di primavera curate da Gianluca Marziani

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  • Inaugurazione sabato 19 marzo alle ore 12

    Natino Chirico, Mauro Iori, Sergio Russo: questi i protagonisti delle mostre primaverili di Palazzo Collicola – Arti Visive. L’inaugurazione è prevista per sabato 19 marzo (ore 12). Oltre alle tre mostre personali, a Palazzo Collicola fino al 22 maggio, ci sarà ancora spazio per il Progetto di “Spoleto Contemporanea” di cui sarà presentato il volume ufficiale che il direttore di Palazzo Collicola, Gianluca Marziani ha definito “Un libro che raccoglie le migliori avventure degli ultimi decenni, raccontate con dovizia di dettagli da alcuni protagonisti della Spoleto culturale […] per dimostrare quanta energia, qualità e potenza scorra oggi tra le arterie di una Spoleto sempre più contemporanea.”

    Alla inaugurazione delle mostre interverrà anche il Presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi.

    BANNER-DUE-MONDIÈ inserita nel progetto “Territorio – Storie di artisti umbri. Storie di artisti in Umbria” la retrospettiva su Natino Chirico, artista che si divide da alcuni lustri tra la Capitale e l’Umbria. Molti lavori di questa retrospettiva hanno preso forma nello studio umbro.
    La mostra per Palazzo Collicola Arti Visive parte con le opere nate tra la metà degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, La svolta verso il colore arrivò poco dopo, diciamo nella seconda metà degli anni Ottanta. […] la figura si apriva agli echi di un paesaggio avvolgente, fatto di colori vividi e astratti. Chirico ha deciso, a un certo punto, che l’indagine tautologica attorno al soggetto/artista era terminata. Anche il paesaggio non gli bastava più. Da un certo momento l’autore ha intrapreso il suo close-up sulle mitologie del presente, sui lampi che illuminano l’immaginario collettivo”.

    Per “Imago Italica” nuove proposte italiane per una sezione che unisce l’anima del laboratorio con il corpo dinamico delle figurazioni più contemporanee, Marziani ha scelto Mauro Iori e Sergio Russo. La mostra di Mauro Iori si focalizza sullo studio/atelier dell’artista “Il suo è uno spazio di condensazione – racconta Marziani – in cui si accumulano ricordi e oggetti, opere e strumenti lavorativi, sogni e mobili, citazioni e rielaborazioni, brandelli notturni e diurni. Mauro Iori, durante gli anni Novanta, fu tra i primi artisti italiani a usare la tecnologia digitale con competenza linguistica e asciuttezza iconografica. Nel suo processo ibrido mescolava fotografia, disegno, collage e pittura”.
    Le opere di Sergio Russo vivono invece spiega Marziani “una relazione privilegiata con il colore, una simbiosi che insegue la vertigine del paesaggio circostante. Ogni tinta si adagia sulle superfici dure, sui materiali grezzi, sugli oggetti tenaci, trasformando la durezza in panneggio plastico, come un’apparizione di sottili stoffe setose. Verdi, arancioni, blu, rosa, gialli… gamme che hanno tonalità ben studiate, mai piatte o nette, che vibrano ai cambi di luce, che richiamano singoli momenti naturali.

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    Commentiultimi pubblicati

    gianni burli 2025-03-19 07:31:27
    ciao Aurelio, penso a giocarci!!!!!!
    Aurelio Fabiani 2025-03-19 05:50:04
    Bravo Gianni! Ma i 4 campi da Padel a che servono?
    Patrizia 2025-03-12 13:44:27
    Guardi, Signor Lisci, noi fedeli, al PD vi aspettiamo, con mosse azzeccate, con un occhio alle persone, che non si.....
    Guerrino Fioretti 2025-03-11 19:30:10
    Riuscirà, codesto pseudo politico, a sprecare due parole per l ospedale? Perche prima delle elezioni regionali, e della sua elezione.....
    Aurelio Fabiani 2025-03-08 20:07:31
    Avete già fatto abbastanza danni per l' ospedale. Riposatevi.