Il comunicato stampa del Gruppo Consiliare Insieme per Spoleto
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Inaugurazione del Festival nella magica cornice di piazza Duomo. Quest’anno forse per la prima volta senza che il sindaco, che è anche presidente della Fondazione Festival, abbia fatto sentire la propria voce, che in questo come in molti altri casi sarebbe stata la voce della città.
Non è sfuggita a molti dei presenti , ieri sera, la mancanza di un saluto del primo cittadino prima dell’inizio della manifestazione artistica. “ E non si tratta di un problema di forma –afferma il consigliere di Insieme per Spoleto Giancarlo Cintioli, che boccia senza appello la “prima” del sindaco Sisti- ma di sostanza, nel momento in cui sono sempre più evidenti i segnali di isolamento di Spoleto nel contesto umbro e nazionale”.
Il saluto del sindaco avrebbe potuto –e dovuto- insomma ribadire lo stretto rapporto fra il Festival e la città, che non solo lo ospita ma che lo organizza attraverso la sua Fondazione. “Non intervenire – aggiunge Cintioli – equivale a trasformare Spoleto solo nel palcoscenico del Festival, ponendo la manifestazione alla pari di qualsiasi evento ospitato nella città.”
“Un segnale estremamente grave –commenta Paolo Piccioni, capogruppo di Insieme per Spoleto- che si aggiunge alla stessa collocazione dei posti, con il sindaco Sisti lontano da altri esponenti istituzionali , come la presidente regionale Tesei o il ministro Brunetta, quasi a testimoniare ulteriormente l’isolamento della città in tutti i contesti”. Sanità, trasporti, opere pubbliche: tanti gli argomenti da affrontare. Certo: dover confidare negli spettacoli del Festival per poter accennare con i rappresentanti delle istituzioni i problemi cittadini non è il massimo, ma è comunque un “metodo” che in passato ha dimostrato di funzionare, davanti alle ripetute mancanze di contatti. Adesso, però, la distanza fra Spoleto e il resto dell’Umbria viene ribadita anche dalla collocazione in platea alla prima del Festival , ed è legittimo chiedersi di chi sia stata la scelta di non mettere vicini Sindaco e Presidente della Giunta regionale, separando di fatto vertici istituzionali e lanciando un messaggio certo non tranquillizzante. Tanta sostanza, in un abisso di errori di forma.
Immagine di archivio
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