(DMN) Spoleto – armadi aperti, contenuto dei cassetti in terra, caos ovunque. Così ha ritrovato la canonica dove vive a Sant’Angelo in Mercole, don Gianfranco Formenton, parroco della vasta area che si estende da San Martino in Trignano a Montemartano. I fatti sono accaduti venerdì pomeriggio (16) ma solo questa mattina la notizia ha iniziato a fare il giro della città, riportata sulle colonne de “Il Messaggero”.
Il sacerdote di Bassano del Grappa (il terzo da destra nella foto), ha allertato i Carabinieri di Spoleto che stanno indagando a tutto tondo per risalire ai responsabili o al responsabile del fatto. Al momento si stanno vagliando tutte le ipotesi anche se quella del furto sembrerebbe improbabile dato che nell’appartamento del sacerdote non sarebbe stato sottratto nulla. Ricordiamo che in passato, don Formenton, è stato più volte oggetto di minacce ed insulti per essersi pubblicamente schierato contro ogni forma di razzismo ed al fianco degli “ultimi”.
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Da questa mattina, numerosi messaggi di solidarietà stanno giungendo al sacerdote, quello del Comune di Spoleto é stato affidato alle parole del presidente del Consiglio Comunale Giampiero Panfili: “Apprendo dalla stampa locale del grave episodio che vede coinvolto, quale vittima, don Gianfranco Formenton – ha detto Panfili – la cui canonica è stata devastata da mani ignote. Una violenza che deve preoccupare stando alle modalità con cui è stata portata ai danni del parroco di Sant’Angelo in Mercole. Don Formenton, a cui va la mia solidarietà e vicinanza, è stata già in passato vittima di gravi episodi minacciosi e intimidatori. Stimando e conoscendo la sua tenacia, so che anche episodi così gravi non riusciranno a scalfire la sua azione di buon pastore della nostra comunità. Certo che l’azione delle forze dell’ordine riuscirà a garantire il prosieguo della sua missione, rivolgo a don Gianfranco la mia vicinanza certo di interpretare i sentimenti dell’intero Consiglio comunale”.
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