L’immagine della Madonna Addolorata portata in processione intorno le mura di Norcia ferita dal terremoto, Boccardo: «aiutaci ad impegnare le mani e il cuore per far rifiorire la nostra terra»

  • Letto 1405
  • La supplica dell’Arcivescovo alla Vergine: «Ottieni per tutti giorni di sicurezza e di pace,guarisci le ferite del corpo e dell’anima, dona unità e concordia alle famiglie e ai paesi, rendi solleciti e determinati quanti sono responsabili della ricostruzione, aiutaci ad impegnare le mani e il cuore per far rifiorire la nostra terra»

    Nel pomeriggio di sabato 28 gennaio si è tenuta a Norcia, intorno alle mura cittadine, la processione penitenziale presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo con l’immagine della Madonna Addolorata estratta dalle macerie dal terremoto. È stato il secondo momento, dopo la giornata di digiuno di venerdì 27 gennaio, pensato da mons. Boccardo che per chiedere a Dio, creatore dell’universo, di porre fine alle forze della natura, in particolare al sisma che ha sconvolto l’Italia centrale, tra cui la Valnerina patria di S. Benedetto e di Santa Rita. Ancora una volta tanti i fedeli accorsi per questo ulteriore momento di preghiera, per chiedere alla Vergine, Madre di Gesù e Madre nostra, protezione attraverso la sua misericordia.

    A Norcia la devozione all’Addolorata è molto sentita: nella prima metà del 1700 don Mattia Amadio, parroco di Mucciafora, predicava nei vari centri della Valnerina e portava con sé questa immagine. Nel 1735 il sacerdote si trovava a Norcia per una missione e dal volto della Madonna uscirono lacrime color argento, come attestano i registri d’archivio. I nursini interpretarono ciò come un segno di speciale predilezione della Madre di Dio nei loro confronti. È anche invocata come protettrice dai terremoti. Il bel santuario che la custodita, vicino Porta Ascolana, è crollato a seguito del terremoto del 30 ottobre. La sera prima il parroco don Marco Rufini, sentito l’Arcivescovo, autorizzava i Vigili del Fuoco a prelevarla in considerazione delle precarie condizioni della chiesa dopo le scosse del 26 ottobre: un gesto provvidenziale.

    La processione è partita da Porta Ascolana e lì ha fatto ritorno dopo aver girato intorno alle mura di Norcia: Arcivescovo, presbiteri e fedeli hanno recitato il rosario. Al termine, prima della benedizione finale, mons. Boccardo ha recitato la seguente preghiera all’Addolorata: Vergine Santissima, Madre di misericordia, a te si leva il nostro sguardo. Davanti a questa tua dolce immagine hanno pregato le generazioni dei padri. Oggi, grati per la fede che ci fu trasmessa e donata, anche noi sostiamo in preghiera davanti a te. A te, Addolorata presso la croce di Gesù, ancora una volta affidiamo il nostro popolo: consola la sua tristezza, conforta la sua sofferenza, sostieni la sua speranza, nulla e nessuno sfugga al tuo amore.Nel tuo cuore materno deponiamo le tristezze e le angosce, le gioie e le speranze della gente della Valnerinaprovata dal terremoto: ottieni per tutti giorni di sicurezza e di pace, guarisci le ferite del corpo e dell’anima, dona unità e concordia alle famiglie e ai paesi,rendi solleciti e determinati quanti sono responsabili della ricostruzione, aiutaci ad impegnare le mani e il cuore per far rifiorire la nostra terra. Tu, vanto del popolo nostro, cammina con noi e non ti stancare di rivolgere a noi i tuoi occhi misericordiosi; la tua intercessione ci renda degni di contemplare un giorno il tuo Figlio Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli.

    Nel salutare le molte persone, l’Arcivescovo ha detto: «Il giro della mura che abbiamo fatto è stato un grande abbraccio a Norcia, che vogliamo estendere a quanti hanno perso casa e a coloro che sono stati costretti a lasciare questa bella terra. Abbiamo chiesto alla Madonna Addolorata di farsi carico delle sofferenze dei suoi figli e lei ci ha donato la sua carezza: portatela a tutte le persone che incontrerete». Un lungo applauso si è levato spontaneo dopo queste parole del Presule e tutti poi si sono messi in fila per raccogliersi, anche solo per qualche secondo, in preghiera personale dinanzi all’immagine. Intorno alle 17.30 la Madonna Addolorata è ripartita per Spoleto, dove è custodita nel deposito del Ministero dei Beni Culturali di S. Chiodo.BANNER-DUE-MONDI

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....