L’Amministrazione comunale, in collaborazione con Cittadinanzattiva onlus ed altre Associazioni locali, sta avviando un percorso partecipativo di co-progettazione nell’ambito della rigenerazione e riutilizzo di spazi e beni pubblici ed anche privati, per incentivare e sviluppare forme innovative anche per il settore manifatturiero, quindi artigianale e digitale, creativo e culturale, ecc., nel contesto della rivitalizzazione del centro storico e del rilancio socio-economico della città e del comune.
L’attuale contesto nazionale vede emergere, infatti, una diversità di prassi di intervento e forme di collaborazione tra cittadini, organizzazioni, imprese, professionisti e amministrazioni locali, volte alla realizzazione di azioni di rigenerazione, riuso, rivitalizzazione di spazi e beni inutilizzati, sotto-utilizzati, abbandonati, con finalità di utilità sociale e con funzione di benefici per la collettività e le comunità locali. Sono attività dove, ad es. l’idea, la passione, l’impegno civico ed il mettersi in gioco delle persone è una dimensione importante, a volte anche prevalente rispetto al capitale investito. Competenze, partecipazione, capacità di progettazione, di “fare comunità”, innovazione sociale e culturale, comunicazione, fundraising, audience development, sono alcune delle dimensioni chiave che caratterizzano il valore aggiunto di queste trasformazioni, tant’è che si parla di “impatto socio economico”, di “fertilizzazione”, di utilità sociale e culturale di questi progetti, di nuovo welfare di comunità. In tali contesti si sviluppano anche forme di neomanifatturiero urbano o artigianato digitale, di economia circolare e solidale.
Il percorso che si intende sviluppare a Spoleto, prevederà vari step, il primo dei quali è un confronto con chi ha già avviato e sta animando percorsi analoghi e può dare contributi significativi ed orientamenti circa i processi e gli approcci da attivare, anche in considerazione dei non pochi problemi legati a procedure di concessione, affidamenti e modalità di collaborazione che un Ente pubblico deve necessariamente deliberare, ma soprattutto favorire nella logica della sussidiarietà circolare prevista dall’art. 118 u.c. della Costituzione Italiana.
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