Riceviamo e pubblichiamo dal Partito Democratico di Spoleto:
Sempre di più il Sindaco di Spoleto scade nella farsa, scambiando il palcoscenico del Festival dei 2 mondi di Spoleto, del quale tutti possiamo ben vantarci, per un luogo istituzionale. Così, invece di parlare di città nei luoghi deputati, a colpi di documenti programmatici e azioni concrete, abdica al proprio ruolo politico affidando il futuro della città ad un gruppo di società private romane.
Da 3 anni i consiglieri comunali del Partito Democratico incalzano invano sindaco e giunta sulle tematiche dei trasporti, delle infrastrutture, della redazione del piano regolatore, dello sviluppo economico, del lavoro. Ora finalmente arriva il deus ex machina della situazione, il risolutore dei mali della città.
Comprensibile la presenza, di figure istituzionali regionali, se invitate nel contesto festivaliero, ma poi le promesse, come la realizzazione della 3 Valli, dovranno comparire come prioritarie negli atti programmatici della Regione.
Le priorità sulla città di Spoleto vanno messe nero su bianco con atti di Giunta regionale, altrimenti rimangono parole. L’Amministrazione comunale sarà in grado di far trasformare le parole in traduzione di impegni scritti? 
A Spoleto occorrono fatti, e attenzione quotidiana verso i principali bisogni della nostra comunità, quello che fino ad oggi non abbiamo visto da parte di questa amministrazione, specialmente rispetto alla crisi profonda delle tante aziende in difficoltà e dei lavoratori stretti nella morsa della cassa integrazione e nello spettro della disoccupazione. Perché, mentre il Sindaco continua a lamentare la mancanza di fondi, in Umbria proliferano le aree di crisi non complessa dalle quali la nostra città rimane esclusa per mancanza di progettualità ed incisività.
Certo, qualcuno ha detto finalmente che i soldi ci sono, basta fare i progetti…ecco i consiglieri del PD sollecitano su questo l’amministrazione da 3 anni, ma ad oggi nulla si è mosso, neanche sul fronte dei fondi europei.
Che sia la volta buona tutti possiamo sperarlo, se non fosse poi che con grande ritardo è stato presentato, da parte della giunta, il PEG, Piano Esecutivo di Gestione, un documento strategico che doveva essere redatto ed inviato agli uffici, secondo il Decreto Legislativo 10 agosto 2014 n. 126 che modifica in parte gli articoli 169 e 170 del T.U.E.L., entro 20 giorni dalla approvazione del bilancio di previsione. Oltre tre mesi sono passati da quel giorno ed è apparso all’albo pretorio soltanto il 19 luglio. E dopo segnalazione da parte del Partito Democratico. In mancanza di questo fondamentale documento l’attività del comune è rimasta praticamente paralizzata e la macchina comunale ferma.
Nel frattempo il Dirigente finanziario del Comune, incarico fiduciario e ruolo dirigenziale massimo nella macchina comunale spoletina, ruolo che richiede per complessità e responsabilità totale dedizione di tempo giornaliera per sostenere il sindaco nella sua attività gestionale, è stato appena nominato vicesindaco di Frascati con delega al bilancio e al patrimonio. Senza nulla di personale nei confronti di uno stimabile professionista, un dubbio sorge spontaneo: si potranno conciliare due ruoli così importanti? Ognuno faccia le dovute considerazioni in merito.
Ad maiora città di Spoleto, evviva il nuovo corso lanciato dal sindaco Cardarelli.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Spoleto
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